L’intensità di un processo \(\lambda\), come visto negli articoli precedenti a questa sezione “Introduzione alla Statistica Spaziale” reperibile al seguente link, costituisce il valore atteso del numero di eventi \(N(W)\) in una finestra del processo \(W\) con area pari a \(|W|\).
In un processo di Poisson omogeneo \(\lambda\) corrisponde ad una funzione costante, come stimatore per l’intesità si usa:
\[ \hat \lambda = \frac{N(W)}{|W|} \]
\[Var( \hat \lambda) = \frac{Var(N(W))}{|W|^2} \]
Lo stimatore è corretto e consistente.
Con questo metodo riusciamo a creare un vettore di stime dell’intensità del processo. Se il processo è non stazionario il vettore può rappresentare una stima di \(\lambda (s)\); nel caso, invece, di processo stazionario possiamo calcolare la misura di sintesi \(\hat \lambda = \frac{\sum N(B_i)}{m \space |B|}\)
Il problema del metodo dei quadrat cunts costituisce (come per la stima CSR attraverso i metodi grafici) la scelta di dimensione delle aree per la tassellatura, infatti poche aree \(B_i\) di grandi dimensioni tendono a lisciare troppo la superficie dell’intensità mentre molte aree di piccole dimensione tendono ad essere sparse ed irregolari.
Una possibile soluzione che questo metodo propone è di lisciare tramite Kernel le intesità locali.
Quindi si individuano \(s_1, ...,s_n\) locazioni di W in cui si verificano gli eventi (con s si intende la locazione su cui viene stimata l’intensità dove \(s \in W\) )
… Una prima soluzione:
Si crea un cerchio \(B(s,h)\) centrato in \(s\) di raggio \(h\)
Poi si esegue una stima locale dell’intensità \[\hat \lambda(s) = \frac{N(B(s,h))}{|B(s,h)|} = \frac{\sum I(\mid\mid s - s_i\mid\mid \le h)}{h^2\space \pi} \\ dove \\ I(\mid\mid s - s_i\mid\mid \le h) = \begin{cases} 0, & \mbox{if } \mid\mid s - s_i\mid\mid > h \\ 1, & \mbox{if } \mid\mid s - s_i\mid\mid \le h \end{cases} \]
Problematica di questa prima soluzione:
Effetto bordo parte del peso può “disperdersi” oltre i confini della regione di studio se questa è limitata: non si possono includere punti fuori dalla finestra W
Correzione:
Calcolare l’area togliendo la parte in più quando esce:
\[\hat \lambda(s) = \frac{N(B(s,h))}{|W \cap B(s,h)|}\]
Problematica di questa soluzione:
Effetto della correzione: “gonfiare” il numeratore, riducendo l’area a denominatore, per compensare la potenziale riduzione d’informazione per eventi “non registrati” fuori dall’area di studio nello stimare l’intensità vicino al bordo della regione
Correzione finale:
Si utilizza un sistema di “pesi” non costante ma determinato in base ad una funzione nucleo
\[\hat \lambda(s) = \frac{1}{p_k(s)} \sum_{i=1}^n \frac{1}{h^2}\space k \space \bigg(\frac{s-s_i}{h} \bigg)\]
Si supponga di parametrizzare l’intensità di un IHPP come \(\lambda(s, \theta)\) nota a meno del parametro \(\theta\).
\[ L(\theta | s_1, ...,s_n,n) \propto \prod_{i=1}^n \lambda(s_i, \theta) \exp(-\mu(W,\theta)) \]
In questi casi è sempre consigliabile ricorrere a specificazioni log-lineari per garantire la positività della funzione d’intensità
\[ l(\theta) = l(\theta | s_1, ...,s_n,n) = \sum_{i=1}^n \log \bigg(\lambda(s_i, \theta) \bigg) -\mu(W,\theta)\]
Si massimizza la log-verosimiglianza per il parametro \(\theta\)
\[ \hat \theta_{ML} = \max_\theta l(\theta) \]